Buone notizie dal progetto Help Kitabu Maternity – Uganda

Da Kitabu e il progetto Help Kitabu Maternity giungono notizie fantastiche, Padre Paschal ci comunica che nel meeting per valutare l’efficienza della nuova maternità, hanno riscontrato un sensibile aumento nelle nascite.
Prima del nostro intervento, nel reparto nascevano ogni anno circa 700 bambini, mentre in seguito alla ristrutturazione e dotazione di materiale diagnostico e sanitario, le nascite sono arrivate a circa 1000. Questo significa che molte più donne si rivolgono alla struttura sanitaria per partorire, evitando così il parto in casa che causa un alto tasso di mortalità infantile.
Siamo orgogliosi del successo di questo progetto e ringraziamo tutti i nostri sostenitori e la Fondazione Vittorio Arrigoni Onlus, per averci dato la possibilità di raggiungere questo importante obiettivo.


Help Woman Prison, il nuovo progetto che si unisce a Miriam

Siamo davvero felici di informarvi che dopo due anni di incontri, e-mail, richieste e strette di mano abbiamo raggiunto l’obiettivo di implementare con il 6° progetto il Miriam.
Il 26 giugno 2020 abbiamo infatti avviato il progetto “Help Women Prison” con il quale realizzeremo un laboratorio dove le detenute, che già sosteniamo con il progetto “Help Children Prison“, potranno acquisire abilità professionali da parrucchiere e produzioni artigianali. Lo scopo è quello di insegnare un mestiere, alle detenute prossime alla libertà, in modo da consentirgli di trovare un lavoro, occuparsi di loro stesse e delle loro famiglie e permettergli così il reinserimento sociale nelle comunità di provenienza. In questo progetto finanzieremo la costruzione, l’acquisto di tutti i materiali e strumenti necessari per le attività professionali e i salari degli insegnanti che terranno i corsi. La direzione della prigione curerà la gestione del centro e sarà affiancata dalle suore per l’assistenza alle detenute.
Ringraziamo l’Uganda Prison Service di Kampala, che oltre ad autorizzare questo nuovo progetto ci ha prorogato la collaborazione con la Direzione della prigione Ndorwa.
Grazie a tutti


Progetto Sostegno alle famiglie in difficoltà

Progetto Sostegno alle famiglie in difficoltà

Questa mattina, i volontari Danilo e David Melandri, hanno provveduto all’acquisto e consegna di generi alimentari e di prima necessità alle famiglie che hanno fatto richiesta del nostro intervento.
Acquistiamo i generi che doniamo al fine di poter fornire l’effettivo bisogno del nucleo familiare, cercando per quanto possibile, di offrire alimenti corretti per una buona alimentazione con maggior riguardo alle esigenze dei bambini.
Ringraziamo tutti i nostri sostenitori che ci stanno sostenendo per questo importante progetto sociale.



Sostegno alle famiglie in difficoltà – Covid-19

Sostegno alle famiglie in difficoltà

Con il passare dei giorni, a causa della chiusura delle le attività non ritenute indispensabili, sempre più persone si trovano in difficoltà economica.
Come sempre AICO si schiera al fianco delle persone più fragili, da oggi infatti, inizia la distribuzione di generi alimentari e di prima necessità alle famiglie che hanno chiesto il nostro sostegno.
Ringraziamo i nostrri sostenitori, grazie ai quali possiamo acquistare il materiale che distribuiamo.


Help Kitabu Maternity FASE 2 – arrivato tutto il materiale sanitario

Help Kitabu maternity FASE 2

Come ci eravamo ripromessi, il 31 marzo scorso è giunto a Kitabu tutto il materiale diagnostico e sanitario per il reparto maternità.
Nonostante le difficoltà dovute alla chiusura di tutte le attività, a causa del COVID-19, che anche l’Uganda ha adottato per evitare la diffusione del virsu.
Siamo felici di potervi dare questa notizia, che ci alleggerisce la tensione che si era creata a causa della pandemia.
Appena tutta la strumentazione sarà installata vi mostreremo un video.

Ringraziamo di cure tutti i sostenitori e la Fondazione Vittorio Arrigoni per averci consentito di raggiungere anche questo importante traguardo.
A presto


Aggiornamenti sui progetti e Uova di Pasqua AICO

Buona domenica a tutti
Vi aggiorniamo sui progetti AICO e sulla campagna Uova di Pasqua.
Per quanto riguarda la FASE 2 del progetto Help Kitabu Maternity, vi comunichiamo che il materiale diagnostico e sanitario per il quale abbiamo inviato i fondi, è stato acquistato e consegnato. Tra qualche giorno, ultimate le installazioni vi mostreremo le immagini del reparto maternità.
Un altra importante informazione, che ci rende orgogliosi e felici, è l’autorizzazione ricevuta da parte della Uganda Prison Service di Kampala (Uganda) per scattare foto insieme alle rappresentati delle detenute del progetto Help Children Prison. Un importante riconoscimento al progetto da parte del Governo Ugandese.
Per quanto riguarda la campagna Uova di Pasqua AICO, per decisione del Consiglio Direttivo, le uova di pasqua AICO saranno offerte ai medici e infermieri dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, quale riconoscimento del grandissimo lavoro che stanno svolgendo a favore dei cittadini di Roma e non solo. Un piccolo dono per far sentire loro il nostro abbraccio.
Chi volesse contribuire a questa iniziativa potrà farlo offrendo il proprio contributo a questo link.
Vi informiamo anche che la nostra amica Rosastella Caputi, psicoterapeuta, ha deciso di offrire gratuitamente il suo intervento a favore del personale sanitario impegnato in questo momento particolarmente difficile per tutti noi. Chi vorrà usufruire del servizio potrà contattare direttamente Rosastella Caputi al numero 3925234969.
Vi ricordiamo anche dell’emergenza sangue, invitiamo quindi, chi può farlo, ad andare a donare il sangue prendendo prima appuntamento con gli ospedali di riferimento.
Grazie a tutti.
#iorestoacasa


UOVA DI PASQUA AICO – PARTE LA CAMPAGNA PROMOZIONALE

Uova di Pasqua AICO
Avviata la campagna che grazie alle Uova di Pasqua ci consente di raccogliere fondi a sostegno del Progetto Miriam.
Quest’anno una bella notività, grazia al Parco Divertimenti Oasi Park, insieme all’uovo riceverete un multi-biglietto valido per cinque giri gratuiti sulle attrazioni del parco.
Vi ricordiamo che le uova AICO sono prodotte artigianalmente dalla Cioccolateria Vetusta Nursia di Norcia, con la quale abbiamo inizato a collaborare in seguito al terremoto del 2016.
Una doppia valenza umana e sociale.
Chi vorrà sostenerci con le uova potrà ritirarle presso il parco Oasi Park, in Via Tarquinio Collatino 56/58,  ogni giorno dalle 08.30 alle 19.30 oppure può chiamare i nostri volontari al numero 3476962945.
Grazie

[youtube]https://youtu.be/IJBs4T9RcfU[/youtube]


Progetto Miriam – invio fondi per le iniziative

Giovedì 13 febbraio abbiamo provveduto all’invio dei fondi per sostenere il Progetto Miriam.
Detti fondi, per un importo di 32.500€ saranno suddivisi per tutti i progetti che stiamo seguendo in Uganda.
La parte più importante, pari a 21.000€ saranno destinati alla FASE 2 del Progetto Help Kitabu Maternity e saranno utilizzati per l’acquisto di strumenti diagnostici e sanitari per il reparto maternità, gli altri fondi sono stati destinati ai progetti Help Kabale School, Help Mbarara Mission, Help Children Prison e Sostegno Wembabazi Father.
Nel prossimo mese di maggio, il Presidente Mauro Tripodi accompagnato da David Melandri, alla sua terza missione, e Silvia Melandri, alla seconda missione, andranno a Kitabu per inaugurare il nuovo materiale sanitario e successivamente incontreranno gli altri partners a Mbarara, Kabale e Rwentobo.
Ringraziamo tutti i nostri sostenitori per consentirci tutto questo, un ringraziamento alla Fondazione Vittorio Arrigoni per l’importante contributo per la Fase 2 a Kitabu.


Marco ed Emanuela visitano i progetti a Kabale – emozione pura

Oggi pubblichiamo la seconda parte del pensiero di viaggio di Marco ed Emanuela, questa volta in visita ai nostri progetti Help Kabale School e Help Children Prisona a Kabale.
Nelle belle parole espresse verso il nostro operato, che ci riempiono di gioa ed orgoglio, traspare un evidente emozione per l’esperienza vissuta.
Siamo certi che quanto visto e provato, dai questi due ragazzi bolognesi, rimarrà scolpito nel loro cuore.
Grazie

Il lungo viaggio da Entebbe a Kabale attraversa una natura ricca di laghi, fiumi foreste, savane e montagne  di un colore predominante, il verde dalle mille tonalità che si mescola con la terra a volte rossa come il fuoco.
In questo paesaggio si incontrano persone, tante persone che girano lavorano ti osservano  e sono ovunque, anche nei luoghi più isolati, camminando per chissà quale meta.
Non vanno certo dimenticati i gorilla di montagna, motivo principale per cui i turisti si recano qui, oltre naturalmente ai leoni ai leopardi, alle giraffe ai bufali ecc.
Direi che il quadro è perfetto per un’esperienza unica di vacanza Africana.
Questo è quello che normalmente un turista riesce a visitare in Uganda, ma noi grazie a Mauro, che già ci aveva ospitato nella sua missione sulle montagne di Kitabu, siamo finiti in carcere!
Al nostro arrivo a Kabale ci siamo diretti verso la missione delle Suore dell’ordine di Maria Madre della Chiesa, dove siamo stati accolti da Suor Rosemary e da altre sorelle.
Dopo averci offerto la colazione siamo andati a visitare la scuola, che nel periodo scolastico ospita quasi 1000 bambini, purtroppo però vuota alla nostra visita che ha coinciso con le feste natalizie.
La povertà delle persone del luogo fa si che molte famiglie rinuncino a mandare i figli a scuola sia per i costi sia per l’aiuto che questi possono dare in casa.
Grazie a questa missione e al supporto di AICO che ha contribuito a sistemare gli impianti elettrici a ritinteggiare e a sistemare le coperture degli edifici, le suore sono riuscite a facilitare le famiglie e a coinvolgere più bambini, offrendo oltre allo studio, vitto e alloggio.
Finita la visita e dopo esserci recati ad acquistare alcune cose utili per le donne che vivono in carcere con i loro bambini ci siamo diretti verso la prigione di Kabale insieme a Suor Rosmary.
Arrivati all’ingresso del carcere, lasciamo qualunque oggetto di potenziale pericolo compreso il cellulare.
Non esiste nel carcere un ingresso riservato alla parte femminile, ci dicono che fa parte di un progetto futuro,  questo implica attraversare il cortile dove circa 500 uomini vestiti di un giallo fosforescente girano liberamente.
Il giallo della divisa è l’unica cosa distinguibile in quanto la pigmentazione della pelle è talmente scura da confondersi con il colore della terra, rendendo invisibili i volti.
L’impressione è quella di essere circondati da divise vuote che girano e ci circondano.
Ma gli occhi bianchi come il latte si distinguono perfettamente e ad un tratto ci troviamo con tutti questi occhi puntati verso di noi un pò incuriositi un pò sorpresi.
C’è anche un’altra  luce che ci rassicura al passaggio, sono i sorrisi che alcuni ci rivolgono.
Arrivati nella parte femminile ci sentiamo quasi rassicurati, incuranti del fatto che prima o poi saremmo dovuti tornare da dove eravamo arrivati.
Le donne che indossano la stessa uniforme al nostro arrivo si  distraggono alla presenza di due bianchi, che invece di continuare a visitare le bellezze del loro paese sono li in carcere con loro.
Non abbiamo idea in quali reati sono coinvolti gli ospiti del carcere, ma questo nemmeno ci interessa.
L’interesse è tutto rivolto a queste madri, attente ad accudire i loro figli, nati e cresciuti all’interno di un carcere, con un alimentazione e un ambiente  non idonei a un bambino di quell’età.
Ci meravigliamo nell’osservare quanto queste donne sono complici nell’allattare giocare ed accudire questi bambini senza preoccuparsi di chi sia la madre di chi.
Inoltre grazie a Mauro e al progetto di AICO questi bambini sono ben nutriti e igienicamente curati, sicuramente meglio di quelli incontrati lungo la strada.
Dopo una nostra breve presentazione, le donne ci hanno dedicato un canto di benvenuto, lasciandoci letteralmente senza parole immersi nella gioia di tale accoglienza.
Ritornare all’esterno passando per il cortile maschile dopo tante emozioni è una passeggiata, tanti i sorrisi e i saluti che ci hanno accompagnato all’uscita.
Una goccia nel mare, un lavaggio di coscienza, così tanti potrebbero pensare superficialmente, ma in realtà qualcosa di concreto e costante arriva a facilitare la vita di bambini innocenti costretti a vivere una condizione da carcerati ancor prima di poter parlare e di aver commesso alcun reato se non quello di essere nati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, senza nessuna colpa di questo e senza la sentenza di nessun giudice che li costringa a questa punizione.
Un grazie speciale a Mauro sia per il suo operato sia per averci dato la possibilità in totale autonomia di poter vedere direttamente come i suoi sforzi e gli sforzi di AICO stiano avendo ottimi risultati.”
Marco & Manu